neural online


 
 
 > News archive  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  
.art

30.04.03 Globalica, arte elettronica eterogenea nel territorio globale.
S'inaugura il 30 aprile a Wroclaw (Polonia) la decima Media Art Biennale intitolata quest'anno Globalica, conceptual and artistic tensions in the new global disorder, che ripropone in una variante originale il leitmotiv dell'ultimo anno (arte nella globalizzazione) dopo Unplugged ad Ars Electronica e Play Global a Transmediale. In evidenza le individualità e identità degli artisti elettronici e la loro eterogeneità nello scenario globale, sfruttando la scambio in tempo reale di tecnologie e innovazioni. Se ne discute nel simposio che prende il nome dal festival a cui partecipano Geoff Cox & Joasia Krysa (i-DAT), Adam Chmielewski, Esther Leslie (Birkbeck), Andreas Broeckmann (transmediale), Monica Narula (Raqs Media Collective), Zoran Pantelic (kuda.org), James Stevens (deckspace) e Piotr Wyrzykowski (CUKT). Fra le installazioni, invece, se ne segnalano due del polacco Arkadiusz Baginski. 'Globalica' , una reinterpretazione software del famoso cubo-puzzle di Ernö Rubik, con ogni faccia dedicata ad un continente attraverso elementi grafici distintivi e campioni sonori specifici che possono venire mescolati mescolandosi culturalmente come lo faceva cromaticamente l'originario gioco. In 'Komunikatory', invece, le luci dei semafori stradali sono state modificate da altre icone comunemente riconosciute dalla cultura popolare, come la chiocciola ('@') o il martello/chiave inglese incrociati segnalanti i giorni lavorativi. Esposte anche 'David', le stampe da computer su grande formato di Klaus Pobitzer, realizzate grazie a particolari stampanti, e la serie 'Photography of "nothing"' di Józef Robakowski, in cui immagini ottenute grazie all'impressionamento fotografico derivato da radiazioni magnetiche direzionate, costruiscono una narrativa plausibilmente inventata dall'autore e che indaga i meccanismi di percezione della realtà attravertso le immagini stesse. In primo piano anche le performance con un concerto dei Gameboyzz Orchestra Project, '4 hands' di Bertrand Merlier e Jean-Marc Duchenne, in cui le mani dei due dirigono il succedersi dei suoni e delle immagini sfruttando egregiamente le possibilità del software di motion tracking EyeCon, e 'Ping Melody' di Pawel Janicki e Artur Majewski che trasmettono pacchetti di dati sonori, riformulandone il ritorno tramite il protocollo Ping e i derivanti ritardi ed errori. Presente anche una selezione di cd-rom che include opere di Takahiko Iimura, Alex Sanjurio Rubio, Borjana Ventizlavova, Miroslav Nicic, Elodie Lachaud e Jan Simon, ed è riproposta anche la rassegna di net art Pixel Plundere fra le opere proposte ci sono 3D Music Instrument di Jan Simon e I know where Bruce Lee lives degli Skop. Anche il programma video, infine, è ragguardevole con 'Stealing to Subvert', selezione di opere che distorcono e rimodellano le immagini dell'onnipresente mediascape, 'Remediation_Variants', dedicata a video 'periferici' geograficamente e concettualmente ma che ripropongono la retorica dei nuovi media, e una rassegna della giovane videoarte peruviana.